Creare un habitat naturale sul tetto. Per coltivare frutta e verdura in forma conviviale. È l’idea di questa designer che ha creato insieme alla sua socia Emanuela Saporito a Torino una start-up, “Orti alti”, finalizzata proprio a rigenerare l’ultimo piano degli edifici. I vantaggi sono evidenti, visto che un tetto trasformato in giardino riduce fra il 10 e il 30% i consumi energetici, permette di controllare il flusso dell’acqua piovana assorbendone oltre un terzo, mitiga l’effetto delle isole di calore, assorbe CO2 e riduce l’inquinamento acustico. Ma non finisce qui. L’orto sul tetto permette di creare un canale di approvvigionamento a Km zero di vegetali freschi e di riciclare i rifiuti organici trasformandoli in compost. Favorisce infine la socialità all’interno del condominio che prelude ad altre esperienze di condivisione.
Elena Carmagnani, Torino, 1969
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