Roma, 1962
Trovare una luce positiva anche dove sembra regnare il degrado. È l’obiettivo che l’ha spinta ad occuparsi di Corviale, il palazzo lungo un chilometro edificato negli anni Settanta sulla via Portuense, a Roma, che rimane ancora oggi tra i simboli delle periferie difficili. Qui Guendalina Salimei, direttrice dello studio di architettura Tstudio, ha riprogettato in un’ottica comunitaria il quarto piano del Serpentone, come lo chiamano i romani, disegnando un “chilometro verde” con spazi comuni e 110 appartamenti. La fascia naturale che correrà all’altezza del quarto piano, sul lato esterno del complesso, rappresenta il segno più visibile della rinascita. Una storia ripresa nel film del 2014 “Scusate se esisto”, diretto da Riccardo Milani, con Paola Cortellesi nel ruolo dell’architetta. Votiamo per lei se crediamo che la bellezza possa rigenerarsi ovunque!
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